Il Fondo Mediobanca è costituito da 202 volumi, per il 70% libri antichi. Vi compaiono opere di grande importanza nella storia dell’analisi economica: dai saggi di Malthus a quelli di Quesnay (il suo Tableau économique) e di Say (Corso completo d’economia politico-pratica) sino a Smith la cui Ricchezza delle Nazioni è presente in numerose edizioni. Poi gli economisti classici italiani (Genovesi, Galiani, Verri, Beccaria, Gioia, Ortes); ma anche cataloghi storici come la raccolta degli ordini e avvisi pubblicati nel 1796-99 dopo il cessato governo austriaco, e documenti contabili di finanza pubblica. Non manca un libro su La fede e la teologia ai giorni nostri realizzato da Leonardo Mondadori nel 1997 in tiratura limitata per onorare il 70° del Cardinale (poi Papa Benedetto XVI) Joseph Ratzinger.

Il fondatore di Mediobanca, Enrico Cuccia, amava i libri dedicando loro gran parte del tempo libero. Teneva ad essere tra i primi lettori delle varie edizioni ed erano frequenti le trasferte a Parigi o a Londra per acquistarle di persona. Raro che tra i suoi ospiti qualcuno avesse letto un libro importante prima di lui. Gli argomenti erano vari, dalla letteratura alla saggistica, alla storia e al diritto oltre che all’economia. Lo testimoniano i due articoli che scrisse per il Messaggero nel 1930 dove si occupò del “libro come opera d’arte” e dei viaggi e fiabe di Christian Andersen ovvero “Monsieur Europe” (entrambi gli scritti sono scaricabili da questa pagina). Quando non poteva andare personalmente, ordinava per posta. Uno dei fornitori abituali era la libreria Arcades di Parigi.

Il dott. Cuccia separava accuratamente i libri personali (che acquistava e teneva in casa) da quelli ricevuti in qualità di Amministratore Delegato di Mediobanca che venivano affidati alla biblioteca aziendale. A quest’ultima affluivano le opere che Lui ed alcuni alti dirigenti della banca ricevevano in omaggio da clienti e corrispondenti.

Le iniziative editoriali di Mediobanca

L’amore di Mediobanca e del suo fondatore per i libri può anche essere apprezzato dalle tre importanti iniziative editoriali che seguono.

1956, De Divina Proportione

 

Il De Divina Proportione riproduce il trattato di Luca Pacioli che fu donato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano dal Marchese Galeazzo Arconati nel gennaio 1637. Il libro, pubblicato a Venezia da Luca Pacioli nel 1509, si componeva di tre parti: il Compendium de Divina Proportione, scritto a Milano nel 1498 e dedicato a Ludovico il Moro alla cui corte il Pacioli era stato chiamato, la seconda parte Tractato delarchitectura dedicata ai discepoli di Borgo San Sepolcro, la terza Libellus in tres partiales tractatus divisus dedicato a Pietro Soderini. Il libro di Mediobanca riprende la prima parte e riproduce i 60 Corpi regolari disegnati da Leonardo da Vinci, chiamato anche lui come il Pacioli a Milano da Ludovico il Moro. Il testo è stato stampato dall’Officina Bodoni di Verona e le tavole a colori sono opera di Annibale Belli a Milano. L’edizione del dicembre 1956 comprende 280 esemplari numerati da I a XXX e da 1 a 250. Nell’ottobre 1998 la Ottavio Capriolo realizzò una ristampa anastatica in 240 esemplari numerati da I a XL e da 1 a 200.

1963, Sanctum Evangelium

 

Il Sanctum Evangelium, con la riproduzione delle illustrazioni di Bartolomeo di Giovanni, fu curato da Giovanni Mardersteig e stampato dall’Officina Bodoni di Verona nel 1963 in 140 esemplari numerati. La copia numero 1 venne mandata in omaggio a Papa Paolo VI che successivamente ne richiese altre tre (ringraziando “per il tocco di dignità ed eleganza con cui l’arte tipografica ha saputo rivestire la Parola di Dio”). Il libro fu inviato agli “amici” di Mediobanca nel dicembre 1963 con gli auguri natalizi dal Presidente Adolfo Tino. Tra i ringraziamenti, quello dell’ex Governatore della banca centrale belga: “Je ne sais ce qu’il faut admirer le plus dans ce volume: la beauté du papier, la qualité de l’impression ou la finesse des gravures… Il fait grandement honneur au talent des maîtres-artisans italiens et à la Maison d’Edition Bodoni”.

1978, Edizione Nazionale delle opere di Cesare Beccaria

L’iniziativa presa nel 1978 per onorare la memoria di Adolfo Tino, presidente dell’Istituto per oltre un ventennio, che era scomparso pochi mesi prima. All’edizione fu preposto un comitato scientifico formato da Carlo Capra, Aldo De Maddalena, Luigi Firpo, Ariberto Mignoli, Letizia Pecorella, Leo Valiani, Franco Venturi e Sergio Zaninelli. A Luigi Firpo, che diresse la collana fino al 1989, data della sua scomparsa, subentrò Gianni Francioni.
L’Edizione Nazionale è composta da 16 volumi, pubblicati a partire dal 1984, oltre a un ultimo di addenda, documenti, indici. E’ qui sfogliabile la parte del primo volume che comprende Dei delitti e delle pene.